Il Rag. Benigno Amministratore e l’Ing. Modesto Pessimista parlano del superecobonus 110 %.

Benigno Amministratore: Ingegnere buongiorno. Come va?

Modesto Pessimista: Buongiorno a lei, caro Amministratore. Tutto bene, ma speriamo che passi presto questo anno orribile.

Amministratore: E il lavoro? Mi ricordo che l’ultima ristrutturazione di impianto di climatizzazione che mi ha seguito lei, ormai più di un anno fa,  è stata un successo: tutti i condomini sono rimasti davvero contenti. Miglior comfort e grande risparmio!

Pessimista: Mi fa piacere. Ora però è tutto fermo. Il 110 %, come primo effetto, almeno finora e per me, ha bloccato tutto. Niente nuovi lavori, solo chiacchiere e perdite di tempo. E costi aggiuntivi: acquisto prezzari DEI, nuovo software, corsi di aggiornamento, pubblicazioni sull’applicazione del 110 %, nuova assicurazione, etc.

Amministratore: Immagino. In alcuni dei miei condomini le persone sembrano impazzite. Lì dove non si riusciva a fare approvare in assemblea neanche la riparazione parziale di un intonaco cadente, o di una tubazione rotta, ora si teorizza di fare, tutto insieme, il cappotto all’edificio, di cambiare l’impianto centralizzato di climatizzazione, di rimuovere l’Eternit, di installare i pannelli fotovoltaici, di installare i pannelli solari per l’ACS, di prevedere le colonnine di ricarica elettrica per i veicoli, di cambiare i serramenti… e di migliorare la classe sismica dell’edificio!

Tanto paga…Pantalone! È gratis! All’attacco miei prodi!

Pessimista: Ma lei pensa davvero che ci riusciranno a fare tutte queste cose?

Amministratore: Macché. È complicatissimo mettere in pratica il 110 %. Abbiamo tanti di quei problemi. Le dico, per esempio, 1) la difficoltà di fare le assemblee di condominio, 2) il problema di avere (e pagare) pareri tecnici e progetti affidabili per poter decidere, 3) la difficoltà di avere la conformità urbanistica dell’edificio, 4) la difficoltà di trovare la ditta che ci offra davvero lo sconto in fattura o la cessione del credito. Siamo poi tutti spaventati dalle possibili future verifiche (rappresaglie?) dell’AdE e dal fatto di poter perdere, dopo anni dalla conclusione dei lavori, le agevolazioni ottenute, con tutte le terribili conseguenze economiche ipotizzabili. E poi se la ditta fallisce? Se ci lascia con i lavori a metà o non li completa in tempo utile?

Pessimista: Ma i condomini si rendono conto che lavori di questo tipo, in abitazioni ed edifici normalmente abitati ed utilizzati, sono molto invasivi e pesanti? Significa, per esempio, avere i ponteggi per mesi sui prospetti dell’edificio, significa dover spostare tubazioni del gas, dell’acqua, i camini, i condizionatori, le lampade, i contatori del gas per consentire la messa in opera del cappotto. Significa perdere superficie utile dei balconi. Significa dover modificare tutti i davanzali/soglie delle finestre esistenti. Significa dover eseguire lavori all’interno di tutti gli appartamenti per cambiare i serramenti, per spostare, sui balconi, i condizionatori e i punti luce esterni.

Il vero problema è che la validità di un investimento è sempre legata alla spesa da sostenere (la sofferenza) ed al risultato atteso (la gioia) ma, se la spesa la sostiene qualcun altro ed il risultato atteso è, invece, a mio vantaggio, qualunque intervento, anche il più bislacco ed astruso, diventa valido da un punto di vista tecnico economico.

E mi fa diventare furioso che io debba pagare domani le tasse, ed i miei figli ed i miei nipoti dovranno in futuro ripianare i debiti che lo stato farà, perché qualcun altro possa spendere soldi anche in interventi superflui o inutili.

Amministratore: Ha ragione. Molti pensano che il 110 % sia semplice come cambiare una lavatrice o un televisore. Ma non è proprio così. E anche alcune ditte ci mettono il loro contributo per peggiorare la situazione: nelle buche delle lettere dei condomini di Roma ci sono le pubblicità, di ditte, che si propongono, per fare gratis, tutti i lavori possibili, come se fosse una sorta di gara a prendere prima possibile i soldi che ci regala lo stato.

Pessimista: Guardi io penso che la legge del 110 % abbia inoculato una terribile tossina, in un corpo già malato, e cioè la tossina gratis: questa tossina fa impazzire il cittadino medio e non c’è più verso di farlo ragionare in modo razionale. In un paese pieno di furbetti e di individualisti sfrenati, come in larga parte è la nostra Italia, se pure la legge autorizza a fare i propri comodi a spese degli altri è la fine. Non si riuscirà più a frenare gli istinti peggiori in alcun modo. È come mettersi sui binari a fare il grillo saggio e fare cenno al Pendolino, che avanza a 300 km/h, di fermarsi. Lo schianto è assicurato ed è doloroso solo per il povero grillo.

Amministratore: Sì, a me è capitato anche che una ditta dopo avermi presentato i preventivi per eseguire lavori del 110 % , con prestito ponte e sconto in fattura, non abbia firmato poi il contratto finale perché la banca, da loro interpellata, ha cominciato a porre mille difficoltà alla ditta e, per ora, è saltato tutto. In attesa di trovare un nuovo finanziatore. Qui, come è già successo per il fotovoltaico, ci avviamo a gestire tutto come una scommessa finanziaria piuttosto che come interventi di impiantistica e risparmio energetico. E vedremo, in futuro, la guardia di finanza e la magistratura indagare sulle truffe del 110 % come è già successo per il fotovoltaico e per l’eolico?

Pessimista: Su questo io ho detto a tutti coloro che mi hanno interpellato che per la mia parcella non offro né lo sconto in fattura né la cessione del credito. Se si crede nella professionalità si deve pagare il progettista ed il direttore dei lavori, altrimenti ci si prende in giro. Temo, però, che il 110 %  farà una selezione al contrario: chi ha scrupoli deontologici e vuole lavorare bene e seriamente, sarà messo ai margini di questo mercato drogato. E ora girano anche i preventivi con i progetti firmati dalle ditte invece che dai professionisti iscritti ai relativi albi o collegi.

Amministratore: Ingegnere io sono anche proprietario di un appartamento in un condominio di 15 piccoli appartamenti, fuori Roma. E qui invece che fare l’amministratore recito la parte del condomino. Su iniziativa del collega amministratore è stata convocata un’assemblea per deliberare l’assegnazione dei lavori ad una ditta. La ditta ha presentato cinque fogli  A4, senza un solo dato tecnico, senza alcuna relazione tecnica, senza alcun dettaglio economico se non che i lavori costeranno circa 1 milione di euro. Invece di un preventivo serio sembra di leggere la colorata pubblicità, che ci è così familiare, della consegna delle pizze a domicilio! Consegna a domicilio di una bella pizza Superecobonus 110 %: e, in questo caso, non si paga niente! Farò di tutto per oppormi, in assemblea e dopo, a questa follia.

Pessimista: Anche nel mio condominio i contagiati dalla tossina gratis del 110 % sono già all’opera. Volevano rifare l’impianto centralizzato con pompa di calore elettrica e fotovoltaico ma avevano trascurato di considerare che abbiamo tutti le caldaie autonome a gas e i radiatori ad alta temperatura. L’edificio è già discretamente coibentato, gli infissi sono già con doppi vetri e vetrocamera, i cassonetti sono ben isolati, l’aspetto esterno è gradevole ed a cortina ma vogliono mettere il cappotto e l’intonaco. Anche io mi opporrò con tutte le mie forze e le mie ragioni a questo tentativo.

Amministratore: La prego non scriva mai il mio nome sul suo blog se no finisco nelle liste di proscrizione degli amministratori che… remano contro. Temo le vendette.

Pessimista: Non si preoccupi, non parlerò neanche sotto tortura: se torturato dirò solo la mia qualifica, ingegnere, ed il mio numero di iscrizione all’albo, come fossi un soldato di una nuova guerra. Io che sono fuori dal coro dei potenti mi auguro, a questo punto, che l’astruso 110 % non venga prorogato oltre dicembre 2021. Ma sa cosa mi indispettisce di più? Tutto questo parlarsi addosso di esponenti politici, grandi manager, funzionari di enti pubblici e privati, rappresentanti delle ditte e rappresentanti ufficiali dei professionisti, che concionano su quanto siano stati bravi e lungimiranti a mettere in piedi il 110 % e quanto gli altri paesi ci invidino questo provvedimento. Ma com’è che non lo hanno fatto, allora, anche loro? E poi tutti quelli con cui parlo, non ufficialmente, mi dicono che così il 110 % è una follia e faranno il possibile per tenersene fuori.

Amministratore: Poveri noi, in che situazione ci hanno messo.

Pessimista: E sì. Mala tempora currunt sed peiora parantur.

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