Sulla Gazzetta Ufficiale n. 228, del 14 settembre 2020, nel S.O. N. 33/L, è stata pubblicata la Legge 11 settembre 2020 per la conversione in legge del decreto recante misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale.
Qui vogliamo solo evidenziare gli aspetti legati alle procedure edilizie: all’art. 10 della nuova legge sono indicate le (sostanziali!) modifiche apportate al Decreto del presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.
Tale decreto 380 si intitola Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
Un titolo che è una vera e propria beffa per il povero operatore del settore: infatti, questo testo unico è stato modificato quarantaquattro volte da quando è stato inizialmente approvato.
Una media, quindi, di 2,3 provvedimenti legislativi di modifica all’anno per tutti i diciannove anni della sua vigenza. Per gli increduli, che volessero verificare, consiglio di consultare il sito NORMATTIVA.
Si riesce solo ad immaginare quale sia la difficoltà pratica, per l’operatore tecnico, di stabilire quali regole specifiche valessero in un dato periodo temporale?
Un valore questo (2,3 modifiche/anno) molto vicino a quello di 2,4 modifiche/anno del DPR 412/93 e che ho già commentato su questo blog (https://wordpress.com/block-editor/post/alfredomarrocchelli.wordpress.com/132).
Quindi niente di nuovo dal fronte… delle complicazioni.
Non se ne uscirà mai: la semplificazione è un gene sconosciuto nel DNA del nostro Parlamento e delle nostre leggi.